Max Allegri è diventato virale, quanto affermato nel post gara di Juve-Milan lo porta ora a essere intravisto come talent scout più che da mister vincente.
Dopo aver annunciato come la Juventus non era pronta per vincere con il suo ritorno da allenatore bianconero, i tifosi sono stati così colpiti da dichiarazioni improvvise e che hanno il sapore della resa, senza dimenticare però la promozione dei talenti in prima squadra, in casa bianconera ma anche in quella rossonera.
Max Allegri è sempre l’allenatore più discusso d’Italia, il ritorno alla Juventus non è stato felice per come preventivato. Il tecnico bianconero è stato risucchiato dalla spirale di crisi bianconera, la gara di domenica ne è stata la dimostrazione su come la Juve debba compiere una rivoluzione.
Contro il Milan è bastato un gol di Giroud, la sensazione è che i bianconeri abbiano perso l’identità. Prima di un addio però Max Allegri ha messo in chiaro il suo pensiero e, in maniera anche evidente, ha fatto capire come il mercato non sia stato eccellente. Nonostante abbia richiesto e ottenuto gente da instant team, alla fine sono stati i giovani a reggere la baracca.
Allegri e i giovani, quanti ne ha lanciati
Il rapporto del tecnico con i giovani è stato sempre particolare, quando si è accorto di avere un talento tra le mani non ha indugiato a lanciarlo. Solo però se era ben lucido e consapevole della situazione, in alcuni casi ha rischiato e in altri ha tenuto al riparo i futuri top player, non pronti dal punto di vista fisico. In questo caso sono due i protagonisti fra i giovani, Moise Kean e Nicolò Fagioli.
L’attaccante esordì da minorenne in Champions League contro il Siviglia, era già un profilo abbastanza sfrontato per fare il vice Higuain, si è perso un po’ nel corso del tempo non garantendo continuità nonostante le tante chance. Fagioli ha avuto le stimmate del predestinato proprio da Allegri, ma il suo lancio definitivo è stato fin troppo rimandato, con prestiti e qualche panchina di troppo nella prima parte di stagione.
La Juve in questa stagione ha scoperto anche Gatti, Soulè e Iling tra i sicuri protagonisti del domani. Il fido De Sciglio era stato lanciato a suo tempo in rossonero, così come promosse in prima squadra anche El Shaarawy e Cristante, senza dimenticare quanti potevano fare una carriera ben diversa come Strasser e Merkel.