Si spegne un altro calciatore: ancora non chiare le dinamiche dietro la prematura morte del giovane, si cercano testimoni
Nuovo lutto nel mondo del calcio: questa volta è un giovane a dire addio ai suoi cari. Il giocatore, che si trovava lontano da casa, è stato ritrovato in un canale. Sono in corso le indagini per chiare le dinamiche dietro la prematura scomparsa del giocatore.
Spesso la morte raggiunge le sue povere vittime all’improvviso, in quei momenti che dovrebbero solamente lasciare un ricordo positivo. La morte non guarda l’età della persona, ai suoi sogni, o alla ferita che la perdita di una persona cara potrebbe causare nella vita degli altri. Ma arriva e porta con sé lacrime: nessuno è esonerato dal dolore. Diversi giorni fa ha suonato alla porta di un calciatore, tuttavia, le dinamiche sono ancora da definire.
Ritrovato in un canale: si indaga per comprendere la dinamica dei fatti
Aveva solo 24 anni e si trovava ad Amsterdam con gli amici per un viaggio di piacere da cui sarebbe dovuto tornare il giorno dopo, quando la morte ha bussato alla sua porta. I soccorritori, avvisati nella notte tra venerdì e sabato che una persona era caduta in acqua verso mezzanotte e mezza, hanno provato a salvarlo ma Gabriele Gallani si è spento in ospedale. Il giovane era il capitano del Team Traversetolo, squadra del comune in provincia di Parma che milita in Promozione.
La sua squadra avrebbe dovuto affrontare Il Cervo per i play out, ma la sfida non ha avuto luogo come invece era previsto, domenica 21 maggio. Il match è stato, infatti, posticipato a sabato 27 alle 16:30, grazie a un accordo tra la società che vantava le prestazioni del giocatore, il club rivale e CRER.
I suoi compagni di squadra avranno, dunque, qualche giorno per metabolizzare quanto accaduto. Tuttavia, le dinamiche che hanno portato alla morte del ragazzo non sono ancora chiare ma tutti vogliono scoprire cosa sia successo. Il club di Gallani gli ha dedicato un messaggio di addio sui social: “Sei arrivato che eri un ragazzino e sei diventato la nostra colonna, l’unica cosa che possiamo fare ora è tenere il tuo ricordo vivo dentro di noi”.
Il giovane, oltre all’amore per il calcio, coltivava un’altra passione. Come riporta, infatti, Il Resto del Carlino, il giocatore era laureato in Ingegneria gestionale all’Università di Parma. Inoltre, a luglio avrebbe dovuto discutere la tesi per la magistrale e da vari giorni era impegnato in uno stage presso la sede bolognese della Lamborghini.
