“Condizioni inaccettabili”: è tutta colpa di Stefano Pioli. Niente sconti al tecnico rossonero per la fallimentare stagione del Milan
Saranno l’Inter e il Manchester City a contendersi la Champions League nella finale, in calendario il 10 giugno, che verrà ospitata allo stadio “Atatürk Olympic” di Istanbul. I Citizens di Guardiola hanno avuto la meglio sul Real Madrid, detentore del trofeo, mentre i nerazzurri di Simone Inzaghi hanno eliminato i cugini rossoneri.
Due semifinali senza storia, con la qualificazione che ha preso subito la strada per Manchester e per la sponda nerazzurra del capoluogo meneghino. In particolare, l’Inter ha ipotecato l’approdo nella finale di Istanbul con il 2-0 all’andata “in casa” dei rossoneri. Ennesima doccia gelata per gli uomini di Stefano Pioli che in questa stagione che volge al termine hanno trovato nei cugini nerazzurri un ostacolo insuperabile.
Fuori dalla Champions League e, al momento, quinto in campionato, a meno 4 dal quarto posto occupato dalla Lazio, per il Milan si materializza lo spettro di una stagione fallimentare. Motivo per il quale, quando c’è ancora in ballo il discorso qualificazione alla prossima edizione della Champions League, sono già scattati i processi.
Milan, l’attacco di Paolo Bargiggia a Stefano Pioli
Il primo a finire sul banco degli imputati è il condottiero dei rossoneri, Stefano Pioli. L’atto d’accusa è firmato dal giornalista Paolo Bargiggia che in un tweet rimprovera al tecnico rossonero di aver presentato all’appuntamento decisivo della stagione una squadra in “condizioni inaccettabili” e di non essere stato in grado di “capire una volta tanto come affrontare il collega Inzaghi“.
La dura requisitoria dell’ex giornalista Mediaset è giustificata dal filotto di ko dei rossoneri nel confronto con i cugini nerazzurri. Mai come in questa stagione nerazzurri e rossoneri si sono affrontati così tante volte e in tre diverse competizioni. Cinque le sfide stagionali, con un bilancio nettamente a favore dell’Inter: 4 vittorie a 1.
L’unico squillo del Milan è all’alba della stagione, il 3 settembre, il 3-2 firmato dalla doppietta di Rafael Leao e dal sigillo di Olivier Giroud. Poi, come detto, solo sconfitte per i rossoneri: l’1-0 del round di ritorno in campionato, match winner Lautaro Martinez, il 3-0 della finale di Supercoppa Italiana e il doppio confronto della semifinale di Champion League, il già ricordato 2-0 dell’andata cui è seguito l’1-0 del return match a firma del “Toro” nerazzurro.
Un poker di ko, per di più, senza segnare nemmeno un gol. Troppo per non mettere in discussione quello che un anno fa di questi tempi veniva osannato dai tifosi e dalla critica dopo aver vinto il duello scudetto proprio con i cugini nerazzurri. Ma nel calcio, si sa, regnano sovrani i risultati che, purtroppo, condannano senza appello il tecnico dell’ultimo scudetto rossonero.