Dopo essere tornata tra le grandi nel giro di quasi un triennio, il Milan sta vivendo uno dei momenti più complicati della gestione Pioli. Oltre ai risultati altalenanti sul campo ci sono alcuni nodi da sciogliere.
L’organico rossonero, impegnato in tre competizioni come non succedeva ormai da diversi anni, ha mostrato tutte le sue lacune e non sono state poche le delusioni tra le fila del Diavolo.
Il caso s’infittisce: mai decisivo, un vero e proprio disastro
Agli albori della stagione 2022/23 il Milan si presentava forte dello Scudetto vinto in volata sull’Inter dopo 11 anni di assenza. Le aspettative per la stagione rossonera, dunque, erano molto alte con la squadra di Pioli candidata numero uno alla vittoria del titolo e con la volontà di migliorare sensibilmente il percorso in Champions League. Se l’Europa, casa del Milan, ha regalato soddisfazioni e una semifinale che mancava dal lontano 2007, lo stesso non si può dire del percorso in campionato.
Il Napoli di Spalletti ha viaggiato sulle ali dell’entusiasmo creando un solco con le avversarie e assicurandosi il Tricolore con largo anticipo. Oltre i meriti dei partenopei, però, ci sono i demeriti delle inseguitrici e, dunque, anche dei rossoneri. L’annata altalenante ha portato alla luce alcuni problemi strutturali all’interno della rosa di Stefano Pioli.
Nemmeno gli acquisti estivi sono riusciti a dare quel qualcosa in più di cui il Diavolo necessitava e, anzi, si sono rivelati tra le maggiori delusioni della stagione. Su tutti svetta Charles De Ketelaere, arrivato in pompa magna a fronte di un sostanzioso investimento che, ad oggi, non ha nemmeno lontanamente ripagato.
Da quel momento il belga ha subito un’involuzione clamorosa che l’ha portato ad essere un corpo estraneo nel gruppo rossonero. Nonostante la conclamata fiducia da parte di dirigenza e allenatore, però, ci si chiede se De Ketelaere possa essere stato l’investimento giusto e se questo rendimento deludente dovesse persistere, non sarebbe da escludere un suo addio al Milan.