Pioli in bilico dopo la serie negativa di risultati maturati nel finale di stagione, con lui anche altre figure di rilievo
Male, se non malissimo. Troppo presto per dirsi per alcuni, assolutamente legittimo per altri. L’ennesima sconfitta incassata dal Milan, questa volta sul terreno di gioco dello Stadio Picco di La Spezia, fanno crollare ulteriormente quelle certezze che si erano venuta a creare con costanza e dedizione nel corso dell’annata Scudetto. La squadra di Stefano Pioli, seppure non dissimile da quella passata, sembra aver perso fascino, credibilità e attitudine. Specie nei palcoscenici che contano. Perché se è vero che è giunta alle semifinali di Champions League a testa alta, battendo persino l’imbattibile Napoli di Luciano Spalletti, i risultati maturati nelle ultime uscite di campionato, unite all’esclusione prematura in Coppa Italia e la sconfitta in Supercoppa Italiana proprio contro i cugini nerazzurri fanno riflettere.
E sotto i riflettori mediatici, nonché le occhiatacce della presidenza rossonera in mano a RedBird non c’è soltanto il tecnico. A lui, certo, spetta l’assunzione delle responsabilità gestionali dello spogliatoio, dei meccanismi di squadra e delle circostanze create nel corso della stagione. Una possibilità di redenzione l’ha ancora stretta a sé, con le ultime quattro partite da calendario a separare il Milan dalla etichettatura di ‘fallimento’. Anzitutto servirà il miracolo sportivo per ribaltare le sorti già scritte del match di ritorno delle semifinali di Champions contro l’Inter.
Dopodiché vietato sbagliare contro Sampdoria, Juventus e Verona per sperare ancora in un posizionamento in classifica consono agli obiettivi inizialmente prefissati. In caso contrario potrebbe arrivare la magra consolazione della qualificazione in Europa League. Nell’attesa c’è comunque da attendere il verdetto sulla decisione di ripartizione dei punti di penalizzazione ai bianconeri che potrebbero, ma non è detto, cambiare nuovamente le carte in tavola.
Mercato e ricostruzione tattica, RedBird pretende un cambio di rotta
Intanto, come preannunciato, le responsabilità di Pioli finiscono laddove iniziano quelle del resto del gruppo a sua disposizione. Per RedBird ci sono già diversi giocatori in esubero, pronti a fare le valigie. Impossibile non menzionare i due centravanti Divock Origi e Ante Rebic.
Mentre sul giovanissimo Charles De Ketelaere filtra ancora fiducia. Proprio lui, l’uomo da 32 milioni, bonus esclusi, tanto voluto da Paolo Maldini e Frederic Massara. Anche loro, stando a quanto riportato dal ‘La Gazzetta dello Sport’, sarebbero in ballo riconferma. Del resto la gestione dell’area sportiva e di mercato, all’interno della quale le due figure dirigenziali sono strettamente coinvolte e interconnesse, è quella che ha fatto acqua in questa stagione. Non un acquisto ha infatti rispecchiato le attese iniziali ed è proprio da lì che il Milan dovrà ripartire. Con o senza di loro.