In piena parabola discendente, l’ex pupillo di Stefano Pioli è stato tra i più deludenti in stagione: l’addio è inevitabile
Un fantasma invisibile. Emblema della discontinuità che, per sfortuna del Milan, quest’anno non è nemmeno da definirsi tale, perchè il pur talentuoso attaccante in questa travagliata stagione non ne ha azzeccata nemmeno una. Sono infatti solo 3, con 31 presenze totali in tutte le competizioni, le marcature di uno dei calciatori maggiormente mancati all’appello. Improvvisamente tornato nell’anonimato che aveva contraddistinto i suoi primissimi mesi in rossonero, dopo i quali però era diventato un fattore, con tante prestazioni importanti condite da ben 11 gol nel girone di ritorno del 2019-20, il croato sembra arrivato alla fine della sua controversa esperienza al Milan.
Con la non sufficiente scusante di qualche infortunio di troppo, Ante Rebic è stato una delle più grandi delusioni della rosa meneghina. Chiamato a contribuire al fatturato di gol che non poteva, e non può, essere garantito solo dai soliti Olivier Giroud e Rafael Leao, l’ex Viola si è defilato. Abulico, talvolta irritante, lontanissimo dal calciatore che aveva rappresentato l’emblema del nuovo corso Milan targato Stefano Pioli, lo slavo è stato blindato con un contratto fino al 2025. Un accordo che Paolo Maldini intende però far cadere.
Fermo restando che bisognerà capire che piega prenderà, in merito alla qualificazione alle prossime Coppe europee, la stagione del Milan, il dirigente rossonero ha già preso la sua decisione. Alla quale nemmeno il tecnico, che ha avuto il merito in passato di tirare fuori il meglio dal calciatore, ha intenzione di opporsi. Rebic è sul mercato. Questo a prescindere o meno dalla partecipazione alla prossima Champions League. Le occasioni che lo staff tecnico gli ha dato nel corso dell’anno non sono state sfruttate – per usare un eufemismo- dall’ex Eintracht. Che ora è accreditato di un ritorno proprio in Germania.
Titolare di un contratto fin troppo oneroso per le già sofferenti casse rossonere, l’attaccante sarà ceduto a prezzo di saldo. Potrebbero essere sufficienti addirittura 2-3 milioni per accaparrarsi il suo cartellino. Una svalutazione davvero incredibile se si pensa che il calciatore, ancora meno di 4 anni fa, valeva la bellezza di 40 milioni. E che il Milan ha dovuto trattare a lungo per strappare un prezzo di favore rispetto ai 25 milioni di riscatto che il succitato club teutonico chiedeva per lui fino a due anni fa. La parabola discendente sembra ormai irreversibile. Rebic si prepara a salutare la truppa alla fine di questa stagione.