Il mondo del calcio è stato sconvolto nelle ultime ore da un gravissimo lutto: un omicidio in diretta tv che ha sconvolto i tifosi
La festa per lo scudetto del Napoli ha prodotto anche altri effetti tra il capoluogo e la provincia. Un morto, il 26enne Vincenzo Costanzo, che però sembra essere stato vittima di un agguato camorristico, e circa 200 feriti molti dei quali con traumi provocati da ressa e petardi.
Nulla però in confronto a quanto successo nelle ultime ore in Colombia, nazione calda per antonomasia quando si parla di calcio. Era in programma l’attesissimo derby di Medellìn tra Deportivo Independiente e Atletico Nacional, finito in campo 1-3.
Se però all’interno dello stadio non era successo nulla di rilevante, un grave lutto ha scosso tutto il Paese. Fino a tarda notte infatti le tifoserie delle due rivali si sono affrontate a colpi di machete e spranghe con un bilancio pesantissimo.
A perdere la vita infatti sono stati due giovani tifosi, uno per parte, dopo gli scontri nei pressi dello stadio Atanasio Girardot. Si tratta del 25enne Alejandro Gallego, soprannominato ‘Zombie’, che faceva parte della curva ‘Los del sur’ e Ánderson Jaramillo, 34 anni e membro della ‘Rexixtenxia Norte’. In più sono stati registrati 14 feriti, alcuni dei quali arrivati in ospedale in condizioni serie.
Lutto tremendo nel calcio: i colpevoli non sono ancora stati individuati, scatta la taglia
Scene in parte riprese da alcuni smartphone e telecamere, quindi in qualche modo arrivate anche sul web e che stanno indignando il mondo. Proprio per questo il sindaco di Medellìn, città non nuova a scene di violenza legata al calcio, Daniel Quintero, ha subito organizzato una conferenza stampa anche per difendersi dalle accuse di non aver previsto quanto stava per accadere.
Il primo cittadino ha spiegato che nessuno resterà impunito, perché tutto il perimetro attorno allo stadio è pieno di telecamere e i filmati saranno visionati fotogramma per fotogramma. Molti dei tifosi che hanno partecipato alla rissa mortale sono già stati individuati, ma non ancora i colpevoli del doppio omicidio. Per questo il sindaco ha anche ufficializzato una ricompensa di circa 40 mila euro destinati a chi fornirà informazioni utili.
Del brutale episodio però nelle ore successive hanno parlato anche i tifosi organizzati, almeno quelli del gruppo ‘Los del Sur‘ che hanno perso un loro membro, sul proprio profilo Twitter. Hano spiegato che la vita di un uomo vale più di ogni discorso e non c’è nessuna spiegazione o giustificazione possibile per quello che è successo dopo il derby. Saranno quindi loro i primi a fare autocritica per capire che cosa non abbia funzionato, anche se hanno cercato di evitare ogni possibile contatto e incidente.
Infine la dichiarazione verso i loro concittadini: “Amiamo la nostra città, il Nacional, il calcio e non smetteremo mai di pensare che lo stadio sia per tutte le famiglie. Chiediamo alle autorità di indagare responsabilmente, trovare e perseguire i colpevoli”.