La lotta Champions a sei giornate dalla fine, tolto il Napoli, è ancora tutta da scrivere. Il confronto tra Roma e Milan ha lasciato strascichi importanti.
La gara andata in scena all’Olimpico sabato 29 aprile poteva rappresentare un bivio importante per la Champions, con i padroni di casa scesi in campo con tante defezioni. Il risultato finale di 1-1 di fatto non ha mutato il copione, anche se il modo in cui è maturato lascia tanti rimpianti ai giallorossi. Le due squadre restano a 57 punti, insieme con l’Inter.
Al termine di una contesa decisamente ad alto voltaggio, nessuna delle due compagini ha mai dato l’idea di controllare pienamente il match. La prima svolta l’aveva timbrata Tammy Abraham, portando avanti i giallorossi al 4′ minuto di recupero con una bella scivolata che bucava Maignan. Neanche il tempo di gioire per il salto Champions che Saelemaekers, tre giri di lancette dopo, impattava definitivamente, sfruttando un buco su un cross proveniente dalla sinistra. E alla fine nessuno “visse felice e contento”.
Nel mirino, per l’arbitraggio secondo alcuni non ritenuto di alto livello, il veneto Daniele Orsato. L’arbitro di Schio, internazionale e certamente tra i top in Serie A ormai da anni, è stato bersagliato soprattutto per un episodio avvenuto al 71′. Ibanez entra con la gamba alta, colpendo Saelemaekers poco sopra la caviglia. Nessuna possibilità di colpire il pallone. Per il direttore di gara solo giallo, tra le proteste del Milan.
La Roma dal canto suo, reclama per una spinta di De Ketelaere su Ibanez in occasione del cross che poi ha determinato il pareggio del belga. Osservando i 39 precedenti, Orsato con la Roma ha lo score in perfetta parità: 13 vittorie, 13 pareggi e altrettanti ko. Va un po’ meglio col Milan, diretto 37 volte: 13 successi; 16 pareggi e soli 8 ko. La prima volta di Orsato con le stesse compagini era datata 9 gennaio 2016: a Roma terminò 1-1.
Il terzo e ultimo confronto, sempre all’Olimpico, il 27 ottobre 2019 vide i padroni di casa gioire per 2-1. La gara di sabato, sul taccuino, alla fine segnava due gialli per gli ospiti, Tomori e Krunic; tre per i capitolini: Ibanez appunto, Cristante e Matic. La direzione, come detto, ha suscitato molte dubbi. In particolare, un noto conduttore milanese, ha usato parole pesanti contro il fischietto e la Roma stessa.
Sul proprio profilo twitter, il giornalista Fabio Ravezzani, è andato già duro con l’arbitro. “Ha ormai spostato le sue valutazioni dei falli dal calcio al rugby”, ha dichiarato il cronista, che poi definisce la Roma una squadra propensa al gioco duro, “al limite della violenza”. Secondo il direttore di Top Calcio 24, le mancate sanzioni a carico della Roma, di fatto, vanno contro “lo spirito del gioco”.