I brianzoli, grazie al successo ottenuto al ‘Picco’ di La Spezia, hanno conquistato l’aritmetica salvezza: ora ballano ben 45 milioni
Un solo punto conquistato nelle prime sei giornate, frutto di un pareggio al ‘Via del Mare’ di Lecce. La paura di un campionato di sofferenza, in contrasto con gli investimenti fatti e con le ambizioni della proprietà, rappresentata da Silvio Berlusconi e Adriano Galliani. Poi, la svolta: esonerato Giovanni Stroppa, è arrivato Raffaele Palladino. Che è sembrato saper maneggiare bene la bacchetta magica. 43 punti in 26 gare. Una media quasi da Europa.
Grazie all’ultimo successo ottenuto a La Spezia, al cospetto di una squadra in piena lotta per la salvezza, raggiunta nel weekend a quota 27 dal Verona, che ha impattato a Cremona, il Monza ha raggiunto aritmeticamente l’obiettivo minimo stagionale: la salvezza. Considerando i tanti arrivi in prestito messi a segno nella scorsa estate, che sarebbero stati trasformati in acquisti a titolo definitivo in caso di permanenza in Serie A, per la società brianzola è ora arrivato il momento di metter mani al portafogli.
Monza, quanto ti costa la salvezza!
La faraonica e pomposa campagna acquisti – in pieno stile Berlusconi – portata avanti la scorsa estate ha dato i suoi frutti. Il club brianzolo è una delle realtà più belle della Serie A. La salvezza – forse se Palladino avesse allenato i suoi ragazzi da inizio stagione si sarebbe anche potuta sognare l’Europa… – comporta però delle spese. I club che hanno fatto affari coi biancorossi devono ora passare all’incasso. La soddisfazione, se si fa eccezione per un caso che poi specificheremo più avanti – è però da ambo le parti.
Pablo Marì (6 milioni da pagare all’Arsenal), Matteo Pessina (15 milioni a favore dell’Atalanta), Andrea Petagna (11,5 milioni da corrispondere al Napoli) e Gianluca Caprari (9 milioni da destinare al Verona) sono i riscatti defintivi che la società dovrà ufficializzare. E poi c’è lui, Alessio Cragno. Col riscatto, anch’esso obbligatorio, che costerà al club brianzolo 3,6 milioni, da pagare al Cagliari. Proprio l’estremo difensore è stata una delle grandi delusioni dell’annata dei lombardi. Con una sola presenza nelle 32 giornate disputate finora, l’investimento su uno dei prospetti più interessanti venuti alla luce negli ultimi anni si è rivelato senza mezzi termini poco redditizio.
La buona notizia è che il nativo di Fiesole ha ancora un buon mercato. Probabilmente Galliani non faticherà, dopo l’acquisto definitivo, a piazzare il calciatore altrove. Sarebbe anche un modo per rientrare dei 45 milioni – a tanto ammonta la cifra dei succitati giocatori che diventeranno di proprietà del Monza il 1 luglio – da spendere per confermare in blocco gli artefici dell’ottimo campionato del Monza.