Sono sempre più insistenti le voci di un ritiro per Zlatan Ibrahimovic, che lascerebbe il Milan a fine stagione con dei retroscena che fanno discutere i tifosi rossoneri.
L’attaccante svedese in questa stagione ha visto poco il campo, il suo apporto è stato minimo e potrebbe concludere a giugno l’esperienza con i rossoneri e con il calcio giocato.
Tutti i cicli terminano prima o poi e sembra esser giunto anche il momento per il ritiro di Zlatan Ibrahimovic. L’ormai 42enne svedese potrebbe appendere le scarpe al chiodo, quella del Milan resterà l’ultima maglia indossata, la sua maggior soddisfazione è di essere stato il leader dello spogliatoio nell’anno dello scudetto.
Ibra era tornato in Serie A, dopo l’esperienza americana, per vincere e ci è riuscito, permettendo la crescita dei tanti giovani campioni allenati da Stefano Pioli. La figura dell’attaccante svedese è rimasta sempre ingombrante in casa rossonera, i tanti problemi fisici però lo hanno allontanato dal campo. In questo 2022-23 per lui solo quattro gare in Serie A e il rigore realizzato ad Udine.
Ritiro Ibra, cos’è successo al Milan
Quanto riportato da Libero non lascia tranquilli i tifosi rossoneri, che hanno sempre avuto un particolare affetto sportivo per l’attaccante svedese. Due scudetti vinti col Milan (intervallati di undici anni) ma anche tanti gol e prese di posizioni importanti nel corso del tempo: nell’estate del 2020 fu decisivo per la permanenza di Stefano Pioli, affermando di non conoscere minimamente Ralf Rangnick. Quanto accaduto di recente non ha lasciato tranquillo l’attaccante: Ibra si è fermato nel riscaldamento di Milan-Lecce, ha accusato un altro problema fisico proprio quanto doveva entrare in campo.
Una sorta di segnale, avere un ko lavorando non al massimo dello sforzo come nel riscaldamento è decisamente preoccupante. Il fastidio al polpaccio lo ha decisamente abbattuto e ora potrebbe maturare questa decisione definitiva. Sarebbe ancora di più confermata in caso di vittoria della Champions League, l’unico grande trofeo che manca nella sua bacheca personale e renderebbe meno amaro l’addio dalle scene.
Dal canto suo, Stefano Pioli non darebbe mai via uno dei suoi big decisivi, uno dei pochi calciatori che, con le sue giocate, negli anni ha portato spettacolo ma soprattutto punti alla causa rossonera. Non è un caso come il Milan sia cresciuto grazie ai suoi colpi, che hanno stupito un po’ tutti gli sportivi nelle stagioni passate. Il ritiro tanto temuto sembra essere arrivato, chiuderebbe la carriera con il record del marcatore più anziano della Serie A.