Una frase, se detta male oppure non interpretata al meglio, può creare malumore tra chi l’ha pronunciata e i tifosi.
Questo potrebbe accadere a Paolo Di Canio, interpellato sul destino del campionato ai microfoni di Sky. Nel mirino, le parole pronunciate dal talento dl Quarticciolo, il quartiere di Roma dove è cresciuto l’ex di Lazio, Napoli e West Ham tra le altre.
Il commentatore ha usato bellissime parole per il Napoli, facendo un paragone con un’altra grandissima squadra nella quale Di Canio ha militato dal 1994 al 1996, prima di essere ceduto al Celtic Glasgow.
Con la maglia del Milan, Di Canio ha segnato 7 gol e fornito 4 assist in 53 gare, vincendo uno scudetto e una Supercoppa Europea. Domenica sera gli è stato chiesto un parere sul modo di giocare del Napoli, la risposta ha lasciato sorpresi un po’ tutti i presenti. “Mi ricorda il Milan di Sacchi non individualità per individualità, né per sistema di gioco ma per fisicità, determinazione, personalità”, ha spiegato l’ex allenatore del Sunderland.
Tatticamente parlando, il Milan di Sacchi giocava un 4-4-2 di ferro, con Baresi a guidare la linea che faceva il fuorigioco in modo sistematico. Di Lorenzo&Co si muovono tra 4-3-3 e 4-2-3-1, ma le somiglianze per Di Canio sono altre. Per il volto Sky il riferimento è all’applicazione, la capacità comuque di gestire le gare anche nei momenti in cui le gambe non sono a mille. L’ex Lazio poi, rispetto ai singoli, fa riferimento ad un grandissimo.
Se c’era un calciatore che nel Milan di Arrigo Sacchi incarnava l’equilibrio tanto caro al tecnico di Fusignano, quello era certamente Frank Rijkaard. Del trio completato da Ruud Gullit e Marco Van Basten, il mediano era quello arrivato con meno notorietà. In rossonero dal 1998 al 1993, l’ex Real Saragozza è stato fondamentale nel portare a Milanello due scudetti, due Coppe dei Campioni, due Coppe Intercontinentali, 1 Coppa Italia e 1 Supercoppa Italiana.
‘Per come sta in campo e per la sua forza fisica a disposizione della squadra, Anguissa posso paragonarlo a Rijkaard’, ha sottolineato Di Canio, un attestato impegnativo per il centrocampista di Luciano Spalletti. Chissà cosa penseranno i tifosi del Milan, per la maggior parte dei quali sia quel Milan, sia il trio di tulipani rappresentano icone intoccabili.
Di parere diverso da Di Canio era un altro campione presente in studio. Non si è fatta attendere la risposta di Bergomi, presente in studio, che non era d’accordo col collega: ‘Per come difendevano e per la forza, la bravura e la tecnica quella squadra era incredibile’. Secondo il campione di Spagna 1982, il Napoli è fisicamente meno strutturato del Milan creato da Silvio Berlusconi.