Stefano Pioli ha un grosso problema nel Milan, che potrebbe essere quello decisivo anche in vista del passaggio del turno in Champions League.
Una situazione d’emergenza a frenare i rossoneri, senza tutto ciò poteva essere senza dubbio migliore il cammino in campionato e avere anche meno problemi in Europa. Pioli dovrà necessariamente trovare una soluzione nei prossimi giorni.
La mente dei tifosi rossoneri è già rivolta al doppio derby di Champions League, torna a distanza di 18 anni e in semifinale da venti stagione esatte. Un’occasione da non perdere per tornare in finale, il Milan manca dal grande appuntamento dal 2007, la squadra di Carlo Ancelotti conquistò la Champions League nella rivincita contro il Liverpool.
Un sogno che accarezza anche Stefano Pioli, ma ha decisamente qualche problema in più rispetto ai tempi. Proprio guardando al passato, il tecnico rossonero si è accorto di una situazione non più sostenibile in campo, urge trovare un rimedio netto.
Pioli, un problema serio per il Milan
L’attuale tecnico rossonero guarda con decisione anche a quanto fatto nella storia rossonera, l’ultima Champions del 2007 ebbe una storia particolare. Fu vinta grazie a una doppietta di Pippo Inzaghi, determinante come sempre e centellinato in quella stagione, dove giocò quasi sempre solo in coppa. Il Milan comprò Ronaldo e lo impiegò in campionato, avendo giocato già in coppa col Real gli erano precluse le strade e Ancelotti puntò su un turnover sistematico. Cosa che non potrà fare Pioli, Giroud è indispensabile, dietro di lui c’è il vuoto.
È questo il grande problema del Milan, senza il francese lì davanti non segna nessuno. Leao ha un ruolo da esterno offensivo e mettendolo al centro giocherebbe male e porterebbe ad altri problemi tattici, Origi e Rebic sono i grandi assenti di stagione. Il belga è un caso di mercato, probabilmente si è data troppa fiducia e troppo denaro (quattro mln annui) a chi era sistematicamente una riserva del Liverpool, seppur comprato a parametro zero non è stato un grande affare guardando la resa in campo.
Il mistero più grande rimane quello di Ante Rebic, nell’anno dove poteva trovare la consacrazione è invece crollato nelle aspettative. Seppur a strappi, il croato aveva dimostrato di poter stare nella rosa del Milan e recitare anche un ruolo da protagonista. In questa stagione il calo è stato evidente, basti guardare all’ultima partita contro il Lecce. Dopo il primo tiro fallito in porta, ha smesso di giocare per la squadra. Non proprio un bel segnale.