‘Bomba’ Inzaghi: addio Inter e firma in Premier. Il tecnico piacentino è destinato a lasciare il club nerazzurro a meno che non vinca la Champions
Quello tra Simone Inzaghi e l’Inter è un rapporto destinato a concludersi al termine delle stagione. Dopo due anni molto intensi ma fin troppo a corrente alternata e con risultati che soprattutto in campionato hanno tradito le attese di proprietà e dirigenza, l’allenatore piacentino sarà accompagnato all’uscita con tanto di opulenta buonuscita. Tutto sembra dunque deciso, a partire dalla scelta da parte del club meneghino di una nuova guida tecnica. Ancora in alto mare è invece il futuro di Simone Inzaghi per il quale potrebbero aprirsi diversi e interessanti scenari.
Il più intrigante dei quali conduce direttamente all’estero, magari in Premier League. Non è un mistero del resto che il campionato inglese, ormai da qualche anno, sia diventato un magnetico polo di attrazione per giocatori e allenatori. Un richiamo irresistibile quello esercitato da un torneo che eccelle per la qualità del gioco e per l’accogliente modernità degli stadi. Tutti rigorosamente di proprietà dei club. Ma a quanto pare Simone Inzaghi non sembra, almeno per ora, finito nel mirino delle grandi o presunti tali.
‘Bomba’ Inzaghi: addio Inter e firma in Premier. Non è da escludere un anno sabbatico
Per l’ex allenatore della Lazio la prospettiva a breve termine prevede un ingaggio da parte di una società di fascia media, ad esempio una squadra come il Brighton in caso di addio di De Zerbi. Da escludere invece un possibile approccio del Tottenham che scottato dal rapporto non proprio idilliaco con Antonio Conte non è intenzionato a ingaggiare un altro tecnico italiano. Ma il trasferimento in Inghilterra non rappresenta l’unica opzione di Inzaghi. Anzi, a quanto pare starebbe prendendo corpo un’altra eventualità, ad oggi la più concreta.
L’allenatore piacentino potrebbe prendersi, in assenza di offerte di alto livello, il classico anno sabbatico in attesa che qualche panchina di maggior prestigio possa liberarsi in corso d’opera o a giugno del 2024. Qualche mese senza allenare non è una tragedia, a maggior ragione per un tecnico che lavora da sette stagioni consecutive. Queste ipotesi potrebbero ovviamente diventare aria fritta nel caso in cui l’Inter riesca a compiere la più grande impresa degli ultimi tredici anni, la conquista della Champions League.
Se questo miracolo sportivo dovesse davvero concretizzarsi, nessuno a quel punto potrebbe mettere in dubbio la conferma di Inzaghi sulla panchina nerazzurra. L’Inter, con la quarta Champions della sua storia in bacheca, ripartirebbe proprio da lui.