Milan, incredibile beffa: adesso è ufficiale

Il Milan si trova ad affrontare due momenti importanti nella propria stagione. Uno riguarda strettamente il campo tecnico, l’altro il club.

Per Stefano Pioli le ultime due settimane sono state fondamentali. Il 2 aprile infatti il Milan, sbancando 4-0 lo Stadio Maradona di Napoli, ha preso consapevolezza della propria forza.

Leao, Diaz, Mercato
Un’esultanza particolare di Leao e Diaz (lapresse, milanweb)

Le cose vanno ancora meglio in Champions. Mercoledì sera a San Siro, una rete di Ismael Bennacer al 40′ ha permesso al Milan di superare il Napoli nell’andata dei quarti di finale. Al ritorno sarà dura, ma Luciano Spalletti dovrà fare a meno di Anguissa e Kim, entrambi squalificati.

Per il club di RedBird, arrivare in Champions sarà fondamentale. Serve liquidità per alimentare la crescita, continuando il percorso che ha consentito alla società di Jerry Cardinale di rispettare il fair play finanziario. Per il direttore dell’area tecnica, Paolo Maldini, al momento le urgenze riguardano il mercato, in primis un rinnovo e un riscatto.

Milan nel frullatore: dai rinnovi alle cariche in società

Maldini, insieme con il ds Frederic Massara, devono convincere Rafa Leao a prolungare il contratto in scadenza nel 2024, al portoghese offerti 7 milioni di euro a stagione. L’altro scoglio ha il volto di Brahim Diaz. Lo spagnolo va riscattato dal Real Madrid, servono più di 20 milioni. Ma il Milan non è solo mercato, soprattutto è un sodalizio con ruoli e gerarchie ben definite e su questo punto ieri c’è stato un potenziale colpo di scena.

Scaroni, MIlan, Enel
Scaroni, presidente del MIlan, nominato all’Enel (lapresse, milanweb)

Giorgia Meloni ha scelto come presidente dell’Enel proprio Paolo Scaroni. Il manager, già ricopre lo stesso ruolo nel Milan, oltre ad essere vice presidente di Rotschild Italia. Come scrive calcioefinanza.com, Scaroni già in passato aveva affermato come tenesse al posto di numero 1 nel club rossonero.

Già alla fine dello scorso anno, come riporta oggi il Corriere della Sera, Scaroni aveva detto che non avrebbe rinunciato alla presidenza del Milan, neanche se gli avessero offerto un posto da ministro. L’ex amministratore delegato dell’Eni non avrebbe cambiato idea, ribadendo di accettare l’incarico all’Enel solo se compatibile con il suo attuale incarico nella società campione d’Italia.

Scaroni è stato nominato all’Enel nonostante i rumors che lo volevano vicino a Vladimir Putin, voluto fortemente dalla presidente del Consiglio. Il consigliere di Humanitas ha ribadito, più volte, di non essere un fedelissimo del presidente russo. “Forse all’Eni è stato un errore avere quei rapporti con Putin, ma la Russia allora era più affidabile di Libia e Algeria. Dopo l’invasione della Crimea,  abbiamo capito che Putin non era solo quello che conoscevamo”, ha ribadito più volte a stampa e tv.

 

 

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