Continua il terremoto in casa Juventus: in attesa della sentenza sul -15, arrivano nuovi sviluppi che spaventano il popolo bianconero.
Stati d’animo opposti convivono nel cuore di tutti i tifosi della Juventus, in questo periodo. La squadra, sul campo, sta continuando a macinare vittorie su vittorie, inseguendo il sogno Champions ma covando, nel fondo del proprio cuore, anche l’ambizione forse illusoria a una rincorsa Scudetto. Per poterlo sperare, ai bianconeri serve però che, ai risultati sul campo, corrispondano altrettante vittorie in ambito giudiziario. Ed è proprio da qui che è arrivato, negli ultimi minuti, un incredibile colpo di scena che potrebbe cambiare completamente le prospettive per i tifosi della Vecchia Signora.
C’è una data precisa in cui le sorti del -15 inflitto alla squadra di Allegri saranno in buona parte decidere: il 19 aprile, giorno della discussione davanti al Collegio di garanzia del CONI del ricorso sul caso plusvalenze. Nel frattempo, tiene banco la manovra stipendi, con un nuovo procedimento che aprirà a breve, e si attende con grande apprensione anche quello che potrebbe avvenire dal cosiddetto filone delle “società amiche”.
A cambiare completamente le carte in tavola potrebbero essere però due notizie dell’ultima ora che lasciano senza parole l’intero ambiente bianconero. Secondo quanto riferito dai colleghi di Calciomercato.it, diversamente da quanto era stato riportato, in questo momento la Procura di Torino non starebbe indagando sul bilancio 2022 della Juventus. Fino a prova contraria, questo vuol dire che per l’anno appena chiuso non ci sarebbero ipotesi di reato, né indagati. Una novità positiva per il club bianconero, alle prese però anche con un’altra svolta decisamente preoccupante.
La Juve trema: nuovo processo per la “carta Mandragora”?
Con tre procedimenti giudiziari già in atto (uno in via di conclusione, due attesi per i prossimi mesi), la Juventus di tutto ha bisogno in questo momento, meno che di nuovi filoni d’indagine che possano compromettere ancor di più una posizione già molto delicata. Se è vero che non è assolutamente scontato che tutto si risolva con una pena sportiva per il club bianconero, infatti, è altrettanto vero che oggi ogni ipotesi è ancora valida, dall’assoluzione alla retrocessione, compreso quella, forse più verosimile, di un patteggiamento, almeno per uno dei filoni già aperti.
L’altra grande novità di giornata riguarda però Rolando Mandragora. O meglio, la famosa “carta” che porta il suo nome. Secondo quanto riferito da Calciomercato.it, infatti, la Procura di Torino avrebbe inviato tutto l’incartamento riguardante il trasferimento del centrocampista dalla Juventus all’Udinese, avvenuto nel 2018, ai colleghi di Udine. Ricordiamo che il regista, oggi alla Fiorentina, passò da un bianconero all’altro per la somma di 20 milioni di euro e diritto di recompra a favore della Vecchia Signora, esercitato due stagioni dopo.
Non si sa ancora se questo scambio di documenti porterà all’apertura di un nuovo fascicolo da parte della Procura di Udine, che andrebbe a questo punto a coinvolgere con tutta probabilità anche il club dei Pozzo. Ad oggi però anche questa ipotesi non è da escludere.