Antonio Conte è nel bel mezzo di una crisi professionale: andato via dal Tottenham cerca una nuova squadra. Spunta anche il Milan.
Conte è di nuovo su piazza e il mercato si accende. Il tecnico salentino dice addio al Tottenham dopo mesi convulsi: la situazione non era per niente agevole. Occorreva una sferzata che non è arrivata. Conte ha provato di tutto, persino un ultimo confronto piuttosto acceso negli spogliatoi: non è servito. Ciascuno per la sua strada, quella del tecnico è ancora da appurare. Uno come lui nuovamente libero apre a tanti scenari di mercato.
Si presuppone possa essere un’estate caldissima in tal senso: è stato accostato al PSG, ma c’è dell’altro. I francesi potrebbero fare da tramite. Al Khelaifi vuole Roberto Mancini sulla panchina dei transalpini. Se così fosse, Antonio Conte passerebbe in secondo piano. Uno scenario tutt’altro che azzardato: due ipotesi all’orizzonte. La prima è un ritorno sulla panchina dell’Italia, il lavoro fatto con gli Azzurri in passato è stato indiscutibile.
Una semifinale con la Germania, tanti rimpianti ma anche molte possibilità considerando le aspettative iniziali di quel gruppo. Ora sarebbe un’altra storia, ma prima deve liberarsi Mancini. Nel caso quella dell’azzurro resti solo una suggestione, Antonio Conte potrebbe valutare un altro ritorno: a Milano. L’ex tecnico dell’Inter potrebbe fare qualcosa alla Leonardo: prima all’Inter e poi al Milan. La dirigenza rossonera potrebbe valutarlo al posto di Pioli.
L’uomo giusto al momento giusto per far tornare i rossoneri subito vincenti e determinanti in Europa. Conte potrebbe essere il profilo migliore dato che anche lui ha voglia di riscattarsi. L’idea c’è, occorre capire se ci sono anche le basi per poter intraprendere un discorso comune: il punto debole è l’ingaggio. L’ex bianconero ha sempre sparato alto. Si dovrà dare una ridimensionata. Questo non significa svendersi: a maggior ragione da Casa Milan si valuta attentamente ogni aspetto prima di agire.
Nonostante Maldini sappia che Conte sia davvero pronto a tornare in Italia, ancor di più a Milano. Potrebbe misurarsi con un’ulteriore pagina bianca per scrivere una nuova storia. Esiste, tuttavia, anche una terza ipotesi. Quella di riposarsi. Prendersi un anno sabbatico, come aveva già fatto, per studiare e approfondire il calcio prima di tornare in pista. Fermarsi, meditare e riflettere. Sembra impossibile, ma a volte è necessario. Persino per gli invincibili, o presunti tali. Anche i migliori devono ricaricare le batterie: quelle di Conte sono arrivate al limite.