Spal, non c’è più niente da fare: De Rossi non è più l’allenatore della squadra. Al suo posto pronto Oddo, Nainggolan non trattiene l’ira.
Daniele De Rossi non è più allenatore della Spal. L’esonero ufficiale arriva nel tardo pomeriggio. Finisce male l’esperienza dell’ex romanista a Ferrara, cruciale la sconfitta con il Venezia. Tacopina ha dovuto arrendersi all’evidenza: 16 partite dell’ex centrocampista di cui 3 vittorie, 6 pareggi e 7 sconfitte. Non c’era altro da fare: l’ex calciatore ha provato a mettere tutta la sua grinta in questa prima parentesi dalla panchina.
L’intenzione c’era, i risultati meno. Ora De Rossi dovrà guardarsi intorno: studiare ancora, se necessario, mettersi in marcia e cercare di trovare una dimensione per continuare a fare quello che ha sempre voluto. Vivere di pallone. Il confronto quotidiano con suo padre, Alberto De Rossi (ex allenatore della Primavera della Roma) c’è sempre. Le orme sono quelle, la resa deve essere altrettanto: “Non ho mai fatto nulla per mettere in difficoltà mio figlio”, ha detto una volta il tecnico.
Spal, addio De Rossi: Nainggolan sbotta contro i giornalisti
De Rossi Junior, quindi, ha la strada spianata: qualche consiglio, ma non di più. Va precisato che DDR è capitato in un contesto societario non facile. Vibranti erano state le polemiche dopo il mercato di riparazione. L’ex centrocampista l’aveva definito un’esperienza surreale, l’unico colpo in entrata è stato Radja Nainggolan: a chiamarlo proprio Daniele De Rossi che, in onore dei vecchi tempi alla Roma, lo ha voluto a Ferrara per cercare di dare un po’ di grinta e stimolo al progetto biancazzurro.
Non è andata come doveva: il suo migliore amico se ne va e Radja resta solo, agli ordini di Massimo Oddo (sostituto di De Rossi) per 6 mesi almeno. Diverse le voci di un possibile addio anche da parte del Ninja che non avrebbe – secondo alcuni – più alcuna motivazione a sposare il progetto tecnico spallino. “Mi ha chiamato Daniele e sono arrivato subito”, ha raccontato al suo arrivo.
Ora si apre una nuova pagina sportiva anche per lui, ma prima ci ha tenuto – alla sua maniera – a respingere le voci di un possibile saluto anticipato rispetto agli accordi contrattuali. Una storia su Instagram chiarisce tutto: “Come al solito i giornalisti parlano a sproposito, vogliono decidere loro il mio futuro”. Il pensiero è edulcorato, ma la sostanza non cambia. Gli amanti delle coincidenze potranno notare come Oddo e Nainggolan vivano il proprio personale Derby visto che uno è ex Roma, mentre l’altro è un ex Lazio. In campo, però, la mentalità dev’essere comune. Adesso conta solo la Spal. Il futuro passa dal Paolo Mazza.
