Ancora aggiornamenti dalla vicenda che ha portato alla penalizzazione della Juventus in campionato: stavolta si parla del futuro di Chiesa
La Procura della Repubblica di Torino aveva avviato l’indagine Prisma nel 2018 con lo scopo di accertare presunti reati fiscali commessi dalla Juventus Football Club. Ora, alcune novità arricchiscono ancor di più il profilo degli indagati: al vaglio degli inquirenti alcune intercettazioni telefoniche in merito agli stipendi e al trasferimento di Federico Chiesa in bianconero dalla Fiorentina.
Nonostante le indagini siano state avviate anni fa, la Juventus è da qualche mese a questa parte al centro del mirino – oltre che della Procura – anche dell’opinione pubblica. I recenti avvenimenti hanno infatti portato a processo anche la fiducia che la società di Agnelli aveva riconquistato col tempo; un vero e proprio danno, insomma, oltre che in termini sportivi e monetari, anche d’immagine.
L’inchiesta è partita dalla Juventus, ma sta pian piano interessando anche altri club della Serie A, e non solo. Nel mirino della Procura le false fatture per ottenere agevolazioni fiscali e di aver ottenuto indebitamente crediti d’imposta. Il pubblico ministero, tra l’altro, ha anche approfondito la gestione degli stipendi dei giocatori; alcuni di loro, infatti, pare abbiano ricevuto il compenso in nero per alleggerire le pressioni fiscali sulla società.
La penalizzazione in termini calcistici, intanto, l’ha subìta la Juventus sul campo, dove ha perso 15 punti in classifica ed è costretta a vedere col binocolo la qualificazione in Champions League. Non è neppure escluso, tra l’altro, che i giudici possano rincarare la dose, soprattutto dopo gli approfondimenti dell’inchiesta che ora ha fatto saltare fuori nuove intercettazioni, alcune legate anche a giocatori come Federico Chiesa.
Intercettazioni: “Chiesa non può restare alla Juventus”
Nuovi dialoghi tra Andrea Agnelli, John Elkann e Federico Cherubini sono divenuti di particolare rilievo negli ultimi giorni. Gli inquirenti avrebbero approfondito le intercettazioni in merito alla gestione di alcuni calciatori e dei loro stipendi: tra questi anche Federico Chiesa, per il quale Cherubini non ha fatto sconti nella conversazione con Agnelli.
In base a quanto racconta il Corriere della Sera, dalle intercettazioni è emerso che gli ormai ex dirigenti della Juventus discutevano spesso della gestione degli stipendi e del mercato. Lo stesso ex presidente ha definito di aver “buttato nel cesso 60-70 milioni” riferendosi alle “ca***te di mercato” fatte in pochi giorni.
Nel corso di queste intercettazioni sono anche emerse alcune pungenti dichiarazioni nei confronti di giocatori o altri club. Federico Cherubini, ad esempio, non le ha mandate a dire sulla vicenda stipendi: “Il nostro peggiore guadagna come il migliore dell’Atalanta. Zapata prende 1,8 milioni… se compravamo un cane gli davamo 3 milioni e mezzo.”
Non è mancato neppure un riferimento ad un calciatore della Juventus stessa: “Non mi sembra uno di quelli che può restare tanti anni alla Juve a causa del suo entourage che è sempre alla ricerca di sostanziosi aumenti economici“, avrebbe detto Cherubini ad Agnelli parlando di Federico Chiesa.
