Emergono nuovi scenari dalla trattativa RedBird-Milan che potrebbero rappresentare un vero e proprio rimpianto per i tifosi
Molti si sono chiesti quali sorti avrebbe vissuto il Milan se fosse finito in mani diverse da quelle di RedBird, società americana che ha rilevato il Milan per oltre un miliardo di euro. La risposta a questa domanda ha gelato tutti i tifosi.
Il Milan ha siglato un calciomercato invernale con diversi rinnovi di contratto e alcuni colpi low cost in entrata, ma il vero grande rimpianto è stata la trattativa con Nicolò Zaniolo. In base a quanto trapela da questo affare, il budget extra chiesto da Maldini e Massara per convincere la Roma a siglare il passaggio, pare sia stato bloccato da Gerry Cardinale. Il titolare di RedBird Capital Partners aveva, infatti, stanziato un importo per il mercato estivo – soldi poi destinati all’acquisto di De Ketelaere – bloccando altro fondo cassa per portare Zaniolo a Milano.
Molti tifosi non hanno preso per nulla bene questa decisione di Cardinale, generando tensioni legate al budget. Un problema che, a quanto pare, non avrebbe minimamente preoccupato gli altri acquirenti del Milan.
Se RedBird non avesse acquistato il Milan nel mese di agosto 2022, le cose sarebbero andate diversamente? Si tratta di un dubbio che da tempo balenava nella mente dei tifosi del Diavolo che forse avrebbero gioito di più dagli investimenti sul mercato. È quello che trapela da Repubblica nel corso di un’intervista a Carmine Villani, amministratore delegato di MFO (Multi Family Office Equity Partners).
Milan-RedBird: è rimpianto Investcorp?
Tra le società multimiliardarie che avevano avanzato una trattativa con Elliott a giugno per il Milan c’era anche Investcorp Holdings, un fondo di gestione investimenti fondato nel 1982 e che oggi gestisce oltre 40 miliardi di dollari di assets nel mondo. Mesi dopo l’acquisizione di RedBird, saltano fuori delle verità che fanno rimpiangere la società araba ai tifosi del Milan.
Come riporta tuttomercatoweb.com, non solo Investcorp avrebbe acquistato per intero il Milan, ma avrebbe anche garantito un investimento corposo sul mercato. Mentre RedBird ha acquistato il Milan sulla base di una sorta di prestito da 600 milioni di euro con Elliott, come racconta Carmine Villani, gli arabi avevano intenzione di rilevare per intero le azioni della società rossonera, senza che la famiglia Singer rimanesse tra i soci con delle quote si minoranza.
La MFO era una società d’appoggio per Investcorp nell’eventuale transazione miliardaria che avrebbe affidato il Milan agli sceicchi. A tal proposito, l’ad Carmine Villani ha rivelato alcuni dettagli che di sicuro non fanno piacere ai tifosi del Diavolo; tutto ciò a partire dal budget: “Non posso entrare nei dettagli, ma posso confermare che la nostra cordata si era impegnata sia ad acquisire tutte le quote di maggioranza del Milan sia a garantire il successivo investimento sul mercato di 300-400 milioni, per riportare subito la squadra al livello più alto d’Europa, come la sua storia merita”.
