Gasperini dopo Juventus-Atalanta ha fatto una battuta sulle plusvalenze, un tema del quale si parla molto in queste settimane a causa delle note vicende bianconere.
Fare plusvalenze nel mondo del calcio non assolutamente un reato o qualcosa che può essere contestato. Il problema si crea quando il valore di alcuni giocatori viene “gonfiato” e si ripete una serie di operazioni che alla fine servono per ragioni di bilancio.
La Juventus recentemente è stata condannata dalla Corte d’Appello della FIGC con 15 punti di penalizzazione da scontare in questa Serie A 2022/2023. Nel mirino diversi affari di calciomercato con delle valutazioni dei cartellini considerate un po’ sospette.
L’accusa sostiene che la Juve abbia creato “un sistema, una programmazione di budget di compravendita di calciatori effettuate non per motivi tecnici ma per ragioni esclusivamente collegate a conseguire, mediante artifizi, determinate risultanze economico-finanziarie“. Adesso il club può fare ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport del CONI, organo che può cancellare la penalizzazione oppure confermarla. Non può ridurre i punti di sanzione previsti.
Caso Plusvalenze, la frecciata di Gasperini dopo Juventus-Atalanta
La vicenda delle plusvalenze è un tema molto dibattuto in questi giorni. Ieri sera dopo Juventus-Atalanta c’è stata l’intervista di DAZN a Gian Piero Gasperini, il quale ha fatto una battuta che ha sicuramente innervosito l’ambiente bianconero.
“Quelle vere” pic.twitter.com/wnaGrNh7yN
— Le plusvalenze fisiologiche🌹 (@DonKalulu20) January 22, 2023
Quando Marco Cattaneo gli stava dicendo che spesso lui è stato accostato al termine plusvalenze come esempio virtuoso con la sua società, l’allenatore nerazzurro ha risposto sorridendo “Quelle vere“. Gasperini ci ha tenuto a sottolineare con quel commento che le operazioni dell’Atalanta sono state diverse da quelle della Juve.
Dopo quella battuta, ha aggiunto: “A volte l’Atalanta è stata messa in mezzo malamente, invece bisogna distinguere. Siamo stati tirati in ballo in maniera errata“. La sua posizione sull’argomento è molto chiara e non lascia spazio alle interpretazioni.
Il ricorso bianconero dopo la sentenza
Anche Sampdoria, Empoli, Genoa, Parma, Pisa, Pro Vercelli e Novara sono società coinvolte nel caso plusvalenze. Tuttavia, non sono state comminate penalizzazioni nei loro confronti. C’è attesa di conoscere le motivazioni della sentenza della Corte d’Appello della FIGC.
Dopo che saranno state depositate le motivazioni del verdetto, la Juventus avrà 30 giorni per presentare il proprio ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport del CONI. Il club bianconero ha già annunciato la volontà di procedere con questo passaggio, sperando di vedersi restituire i 15 punti in classifica. Come detto in precedenza, questo organo non può modificare la sentenza emessa. Può valutare solo se vi siano stati vizi di forma, decidendo poi se confermarla o annullarla. La Juve, in caso di esito negativo, avrebbe anche la possibilità di rivolgersi al TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) del Lazio e al Consiglio di Stato.