Kylian Mbappè nel mirino degli haters. Il centravanti è bersagliato a causa della sua compagna: chi è Ines Rau, la modella transgender.
Kylian Mbappè arriva secondo alla finale. Prima di lui Messi che prende coppa e gloria, ma l’attaccante del PSG riesce comunque a segnare tre gol e conquistare l’attenzione degli estimatori. I quali, però, non si accontentano di capire come gioca rimanendo esterrefatti da un talento apparentemente inesauribile. Vogliono disquisire anche rispetto alla vita privata del campione: da fan diventano haters in un attimo. Il motivo si chiama Ines Rau, modella e fidanzata del fuoriclasse.
Fin qui nulla di strano, ma i curiosi cominciano a parlare – spesso in malo modo – non appena scoprono che Ines è una modella transgender: la donna – precedentemente – aveva il corpo di un uomo. Rau, dunque, ha effettuato quello che in gergo si definisce un percorso di transizione tramite una serie di interventi chirurgici. La modella ha 32 anni e, dal 1990, convive con vessazioni e luoghi comuni di ogni tipo. La relazione con Mbappè è motivo di felicità, fin quando non finisce tutto sui giornali: lei prova a spiegare “Kylian mi vuole bene, mi accetta così come sono”. I due sembrano molto affiatati.
La bellezza dell’indossatrice non è in discussione, il Curriculum artistico è invidiabile: la prima a posare per Playboy. Correva l’anno 2017. Da allora l’argomento transgender sembra aver superato diversi ostacoli e abbattuto determinati stereotipi, ma c’è ancora tanto da fare. Mbappè evita gli haters senza dare alcuna importanza alle controversie mediatiche e si gode questa unione, lasciando da parte commenti fuori luogo e luoghi comuni piuttosto anacronistici. La lezione del campione francese passa dal campo di calcio, ma arriva anche e soprattutto fuori. Basta chiacchiere e più libertà, sembra volerlo dire a gran voce, anche se resta zitto. Non serve altro per far la differenza.
In attesa di tornare in campo con il PSG, il gol più bello è già realtà: vivere una relazione alla luce del sole senza remore. Dal campo alla passerella, l’istinto da bomber prevale e va a segno attraverso i sentimenti e la semplicità: quando troneggiano queste componenti non serve nient’altro. Sono il miglior antidoto contro la cattiveria della gente e il collante per una passione apparentemente senza tempo. Mbappè, tra le altre cose, vince la medaglia come campione di mentalità. Più aperto di molti, nonostante lui chiuda tutto per mestiere, a partire dalle speranze degli avversari. Ma l’amore è un’altra cosa.