La decisone della Digos è quella di applicare delle sanzioni agli ultras coinvolti nei fatti di Inter-Sampdoria dello scorso sabato
L’Inter ha battuto la Sampdoria 3-0 portando a casa un importantissimo risultato per continuare il proprio momento positivo. La vetta della classifica, occupata dal Napoli, è distante otto punti dopo le quattro sconfitte in campionato. Ma il match di sabato scorso si è distinto più per episodi sgradevoli sugli spalti del Meazza, che per le prodezze dei vari Barella e Lautaro Martinez.
La questione, infatti, è stata la bruttissima situazione che i tifosi hanno vissuto in Curva Nord. I gruppi organizzati dell’Inter non hanno cantato per rispetto della morte di Vittorio Boiocchi, ex ultras ucciso a Milano per colpi di arma da fuoco. I gruppi hanno obbligato, secondo le denunce di tantissimi tifosi, a restare in silenzio e successivamente uscire dallo stadio, nonostante la partita si stesse ancora giocando.
L’edizione di oggi del Corriere della Sera ha fatto il punto sulla situazione. I fatti riferiscono di persone minacciate: “O uscite o vi picchiamo“, di un padre che ha subito violenze davanti alla figlia e di un ragazzo scaraventato giù dai sediolini. Brutte immagini per persone normali che erano al Meazza solo per guardare una partita di calcio. Le forze dell’ordine si sono attivate per riconoscere gli ultras coinvolti per il daspo e la denuncia per violenza.
Di questo ha parlato anche il presidente della FIGC Gabriele Gravina: “Marotta mi ha garantito che l’Inter è a disposizione e della DIGOS per le immagini da reperire e poi spetterà agli organi di polizia procedere”. La speranza è che questa vicenda si risolva al più presto, soprattutto perché ci sono andate di mezzo persone che volevano solo guardare la partita.