Nella vittoria casalinga del Milan contro il Monza non ci sono stati solo sorrisi.
I tifosi hanno sorriso per un nuovo Brahim Diaz, per l’esordio da titolare di Origi e per la costanza di Leao. Ma una stella, quella sera, non ha brillato.
Milan che si diverte, sorride e fa divertire i tifosi nel pomeriggio di sabato contro il Monza. Il poker siglato da Brahim Diaz, Leao e Origi ha convinto i tifosi rossoneri in uno stadio San Siro in festa totale. Anche Tatarusanu ha ben raccolto il testimone di Maignan – ancora ai box per infortunio – mettendo a segno qualche parata niente male. Tra tutte queste stelle che brillano, però, ce n’è una che convince un po’ meno, ed è forse all’ombra di se stessa.
Quella stella è Charles De Ketelaere.
Il talento belga classe 2001 è passato al Milan nella finestra di mercato estiva per una cifra di 35 milioni di euro. Si tratta di una cifra non da poco, se consideriamo il tipo di campagna acquisti di una dirigenza rossonera che punta sui giovani per valorizzarli.
La vittoria contro il Monza è stata anche trascinata da un San Siro travolgente. E così, al triplice fischio, tutti i ragazzi di Pioli hanno salutato la Curva Sud. Tra di loro non c’era De Ketelaere, che a fine partita si è subito diretto verso gli spogliatoi a testa bassa.
È sicuramente uno Charles che combatte con i suoi demoni, nati probabilmente da un paragone troppo pesante per un ragazzo di 21 anni.
Approdato a Milano dal Bruges, De Ketelaere è stato paragonato sin da subito ad un mostro sacro come Kakà. Sarà stata questa la sua rovina? La cosa certa è che Pioli e la società rossonera – così come i tifosi – credono fermamente in lui, soprattutto l’allenatore che si è più volte pronunciato con parole di stima nei confronti del belga.