Ibrahimovic è un elemento fondamentale per la crescita del Milan. Lo testimoniano queste bellissime dichiarazioni di Leao
L’amaro in bocca per la sconfitta contro il Napoli resterà ancora per molto tempo. Il Milan però deve rialzare la testa, ma non potrà farlo subito perché di mezzo c’è la sosta per le Nazionali. La Serie A riprenderà il prossimo 1 ottobre; i rossoneri saranno in campo per affrontare l’Empoli al Castellani, in un match da vincere ad ogni costo per evitare di perdere il contatto con i primi posti della classifica.
Per la partita contro i toscani potrebbe esserci qualche rientro importante: Rebic è ancora alle prese con l’ernia ma dovrebbe recuperare, così come Origi, al momento in Belgio per approfondire i dolori al tendine. Difficile, invece, che ci sarà Theo Hernandez: gli esami hanno confermato lo stiramento ed è probabile che salterà il match, Pioli spera di averlo per la Juventus, partita in programma il week-end successivo. Chi, invece, rientrerà sicuramente è Rafael Leao, che ha scontato la squalifica contro il Napoli – per l’espulsione a Genova – e sarà in campo. Un recupero importante di un calciatore fondamentale.
Leao è diventato un giocatore decisivo per il Milan dopo aver affrontare un lungo e faticoso percorso di crescita. Lo stesso discorso vale anche per tanti altri ragazzi, diventati ormai calciatori di un certo livello. Tutto grazie a tanto lavoro e applicazione, ma anche agli esempi giusti.
Ibrahimovic in primis, elemento chiave per la maturazione di questi ragazzi. Un vero e proprio uomo spogliatoio, capace di riportare a Milanello una mentalità vincente basata sullo spirito di sacrificio e l’abnegazione: è questo ciò che ha portato Leao a diventare ciò che è.
L’importanza di Ibrahimovic per la crescita del Milan è tutta nelle dichiarazioni dello stesso Leao. Intervistato dal magazine Outpump, il portoghese ha rivelato cosa gli ha insegnato lo svedese e ciò che gli ha trasmesso per renderlo un calciatore più forte: “Zlatan è un esempio. Mi ha insegnato l’importanza del chiede, del rimanere concentrati sempre, anche fuori dal campo. Ogni volta che possiamo parliamo, ma non come calciatori. Parliamo da uomini“.