Luciano Spalletti perde due uomini per l’Italia, una mossa che non è piaciuta al tecnico e anche ai tifosi di due piazze importanti.
La Nazionale andrà a Coverciano con la missione di fare punti contro Malta e Inghilterra, fondamentali per il cammino europeo. Spalletti dovrà capire come far funzionare al meglio una selezione che sembra avere ancora poco appeal.
Finito il turno di Coverciano, il commissario tecnico Luciano Spalletti ha ritrovato i convocati in quel di Coverciano, per preparare al meglio due incontri fondamentali. A Bari contro Malta ma soprattutto la trasferta inglese determineranno il cammino della nazionale in vista di Euro 2024, evitare il terzo posto è diventato l’obiettivo minimo.
Pur con la sicurezza di andare comunque agli spareggi (per via del piazzamento in Nations League) si vorranno evitare questi match considerando la notoria fortuna. Un aspetto che sta mancando, anche a causa di mosse che hanno preso in controtempo la federazione recentemente.
Nazionale, Spalletti perde due convocabili
Quanto confermato nelle scorse ore pone così un interrogativo importante, mettendo da una parte i favorevoli e da una parte i contrari. Almeno al momento, Spalletti non avrà due elementi, arrivati nei top club con la chiara intenzione di fare il salto di qualità, ma non con la nazionale italiana. Gente come Pellegrino e Beltran convocati con l’Argentina sono ora volati via dalle intenzioni future del ct.
Non saranno così degli oriundi di ritorno, da una parte ci può essere il rammarico, dall’altra invece la consapevolezza di puntare su elementi maggiormente incisivi in campionato. Il difensore Pellegrino è l’ultima scelta in difesa nel Milan, Beltran invece sta faticando più del dovuto ad adattarsi ai ritmi del calcio italiano. Le origini europee non sono così al centro dei loro pensieri, la convocazione della nazionale campione del mondo ha avuto la meglio, almeno per il momento.
Una convocazione non porta comunque a un’esclusione automatica, infatti c’è chi come Vazquez che addirittura giocò amichevoli con l’Argentina, l’Italia e ancora tornò a indossare la maglia albiceleste. Solo in caso di competizione ufficiale un calciatore rimarrà legato a una nazionale, la regola vale un po’per tutto il mondo, anche per evitare quanto accadeva negli anni Sessanta.
Gente come Sivori e Altafini dopo aver segnato valanghe di gol con Argentina e Brasile indossarono anche la maglia azzurra con un ruolino del tutto rispettabile, ma la sensazione di aver dato il meglio per la patria che aveva accolto la loro famiglia.