Niente da fare per il centrocampista rossonero, grande flop della campagna acquisti della passata gestione Maldini-Massara, ora destinato ad abbandonare il progetto tecnico di Stefano Pioli
Stagione particolare, sicuramente da non rimarcare. Il Milan ha giocato buona parte delle partite di campionato con la responsabilità di dover difendere un’etichetta – quella da Campione d’Italia – con il gruppo pressoché invariato al netto di qualche piccola modifica di mercato. Probabilmente troppo poco per far sì che Stefano Pioli potesse trarre il meglio e ripetersi.
Quindi le aspettative sono inevitabilmente calate, lasciando nella partecipazione alle semifinali di Champions League la flebile speranza di poter portare qualcosa di buono a casa. E invece anche in quella occasione la beffa di restare fuori dai giochi del palcoscenico europeo per mano dei rivali di sempre.
Così il patron Gerry Cardinale ha voluto inoltrare un segnale deciso al cospetto di tutti: fuori Maldini e Massara dal progetto per donare al Milan nuova linfa operativa. Scacciando una volta per tutte i demoni che hanno caratterizzato in negativo l’acquisto di Charles De Ketelaere, l’addio di Franck Kessié e il grande punto interrogativo sul giovane centrocampista francese Yacine Adli.
Calciomercato Milan, al flop nuova chance di riscatto: via in prestito
Il ventiduenne scuola Paris Saint-Germain ed ex Bordeaux sembrava carico e ispirato. Almeno così aveva dato l’impressione di poter fare nel corso della fase pre-stagione. Poi buio pesto, con pochissime partite disputate quasi fosse un contentino. Sia per il fatto che non rientrasse ancora a pieno nel progetto tecnico di Pioli, sia per una sorta di auto-ammissione da parte della dirigenza di aver pescato una carta flop dal mercato.
Motivo per cui, già nel corso della sessione invernale, si era ipotizzato un suo addio immediato. Poi non si è concretizzato alcun trasferimento, con Adli che è rimasto al Milan e ha continuato a giocare pochissimo.
Trascorsa un’altra metà stagione il tempo sarebbe finalmente giunto. La sua entourage lavora duramente a braccetto con la dirigenza del Milan per trovargli una nuova sistemazione e verosimilmente il calciatore dovrebbe lasciare il sodalizio rossonero in estate, dietro operazione di prestito secco gratuito. Una mossa necessaria per permettergli di macinare minuti nelle gambe da protagonista, così da osservare anche la sua evoluzione prestazionale nel corso del tempo. Soltanto così il club potrà dire di non aver sbagliato davvero tutto e reintegrarlo in squadra anche dopo l’addio di Brahim Diaz come fantasista sulla trequarti. Tempo al tempo.