Disastro Ferrari: cambiamenti radicali

Il disastro della Ferrari affonda le sue radici in un tragico mix di problemi tecnici e frizioni interne che negli anni sono aumentate

La Ferrari è una scuderia storica nel circuito. Tuttavia nell’ultimo periodo la sua struttura si è fortemente snaturata, lasciando perplessi numerosi seguaci e appassionati storici. Soprattutto quelli di vecchia data, che agli albori hanno avuto l’onore di conoscere ben altri fasti. Oggi la realtà è purtroppo ben diversa, lasciando spazio a frizioni interne e problematiche tecniche all’apparenza irrisolvibili. Ecco, di seguito, un approfondimento sul periodo buio della Rossa più famosa di tutte. Tra dettagli e retroscena mai emersi.

Ferrari mai come oggi: è crisi nera
La Ferrari è pronta all’assalto: rivoluzione totale (Milanweb). Fonte: Pixabay

Una delle ultime gare, ovvero il Gran Premio di Miami, ha evidenziato ulteriormente le difficoltà che stanno caratterizzando il periodo recente del team. La nuova stagione avrebbe dovuto compiere il suo inizio all’insegna del riscatto, dopo la stagione effettivamente deludente che si è vista lo scorso anno. Purtroppo però non è stato così. Le concorrenti fanno passi da gigante giorno dopo giorno, al contrario la scuderia rossa non riesce invece a prendere il decollo.

Una nota positiva c’è, e riguarda le prestazioni al di sopra delle aspettative della SF-23. Tuttavia le prove realmente valide sono altre, non di certo un buon giro di prova. La prestazione di Leclerc è stata tutto sommato positiva, benché abbia dovuto fare attenzione alle gomme per tutto il circuito, non riuscendo così a manovrare la sua monoposto agevolmente.

Cosa a tutti gli effetti limitante, se si vuole realmente competere a questi livelli. La Haas dell’avversario Magnussen gli ha dato del filo da torcere per tutta la durata della gara, mettendolo spesso e volentieri a dura prova. Senza contare inoltre le lamentele notificate dal monegasco, che ritiene “troppo piccola” la vettura che guida.

Il mix di problemi appena descritto, purtroppo, rappresenta solo la punta dell’iceberg di uno spettro ancora più ampio.

Sainz non ci sta: critiche verso la Ferrari

Ad aver dichiarato le nefandezze della Ferrari è stato lo spagnolo Carlos Sainz. La sua spiegazione è stata tristemente esaustiva, a tal punto che numerosi appassionati potrebbero essersi addirittura risentiti dalle sue parole. Ma si può essere certi del fatto che non fosse quella la sua intenzione. Ad ogni modo, il pilota ha rivelato che appena sono state montate delle gomme più dure, lo sforzo appena necessario per il sorpasso ha mandato in forte crisi la tenuta dei pneumatici.

Sainz non ci sta: stoccata durissima alla scuderia
Sainz svela tutto: Ferrari indigesta (Milanweb). Fonte: ANSA Foto

La differenza che intercorre tra qualifica e gara è evidente. A poco serve il successo nella prima, se poi all’appuntamento vero e proprio ci si presenta non preparati. Queste defezioni tecniche stanno portando a loro volta delle inevitabili frizioni tra i piloti e il team che lavora dietro le quinte. Gli stessi piloti hanno infatti recriminato la mancanza di un direttore tecnico, a differenza degli altri team che godono invece di una struttura meglio organizzata. Il precedente responsabile di certe questioni era David Sanchez, ora membro del team McLaren. Chi ne farà le veci adesso? Ai posteri l’ardua sentenza…

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